Export e internazionalizzazione: incentivi e contributi per il 2020

Gli incentivi a favore delle PMI- un quadro riassuntivo

"Il Governo, con il decreto Cura Italia (D.L.n.18/2020), ha introdotto una serie di provvedimenti per il rilancio dell’export ed il processo di internazionalizzazione delle imprese, a seguito di una situazione emergenziale caratterizzata dal Covid-19".

Patto per l’export

Il Patto per l’Export è uno degli incentivi che il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) ha previsto per il rilancio del Made in Italy all’estero. In particolare, si tratta di un’iniziativa frutto di un confronto tra la Cabina di regia per l’internazionalizzazione in Italia e le associazioni di categoria rappresentative di tutti i settori produttivi.

L’obiettivo è incentivare le aziende, soprattutto le PMI, ad attuare piani di espansione mirata tramite il supporto di professionisti specializzati nonché aumentare la competitività del sistema Italia sul mercato globale.

L’insieme delle risorse disponibili per le iniziative di rilancio economico ammontano a 1,4 Miliardi di Euro, così suddivisi: 82 Milioni di Euro per le attività di promozione integrata e di comunicazione previsti dal D.L. “Cura Italia” di cui, 30 milioni messi a disposizione su un nuovo bando in materia di Temporary Export Manager e Digital Export Manager.

I focus point del Patto per l’Export riguardano:

  • Comunicazione: necessaria a rilanciare l’immagine dell’Italia nei Paesi esteri attraverso la realizzazione di campagne di comunicazione strategica, volte a favorire tutte le filiere utili a promuovere le eccellenze del territorio e, di conseguenza, il concetto stesso del Made in Italy.
  • Promozione Integrata: utile a valorizzare le eccellenze italiane nei settori innovativi ed alto contenuto tecnologico;
  • Formazione e informazione. Per sostenere l’accesso da parte delle imprese ai mercati internazionali, è opportuno ricorrere all’utilizzo di strumenti formativi e informativi che consentono di potenziare le competenze delle figure del TEM “Temporary Export Manager” e DEM “Digital Export Manager” (figure professionali che affiancano le imprese nei processi di innovazione, digitalizzazione e internazionalizzazione);
  • Partecipazione a fiere e/o mostre: iniziativa, questa, volta a coprire le spese connesse alla partecipazione a fiere e/o mostre internazionali. Inoltre, vengono incluse nelle spese ammissibili anche quelle relative a manifestazioni fieristiche internazionali che si svolgono in Italia e ad eventi di promozione virtuali.
  • E-commerce: Le imprese che vogliono sfruttare le potenzialità del commercio elettronico, potranno vedere finanziato il proprio investimento anche se registrato con un dominio di primo livello generico e non necessariamente geografico.
    Rientrano nel finanziamento i costi di affitto per magazzino e certificazioni internazionali di prodotto.
  • Finanza Agevolata: in cui rientrano una serie di agevolazioni, contributi e sistemi di garanzia a favore delle strategie di crescita e internazionalizzazione di start-up e imprese.

Contributi a fondo perduto di SACE-SIMEST

SACE-SIMEST, a livello nazionale, ha previsto sette diversi piani finanziabili a fondo perduto fino al 31 dicembre 2020, senza richiedere alcun tipo di garanzia, a favore delle imprese che intendono attuare un progetto di export.

La percentuale di fondo perduto prevista da SACE-SIMEST è pari al 40% del finanziamento agevolato al 10% del tasso di riferimento UE (pari al 0,078%) spettante all’impresa, e prevede: la possibilità di promuovere con migliore efficacia i propri prodotti; la formazione del personale locale collegato ad un investimento estero; una valutazione preliminare delle opportunità offerte da un mercato.

I sette piani di incentivo all’internazionalizzazione finanziabili riguardano:

  • Patrimonializzazione: misura destinata alle PMI, in forma di società di capitali, che nell’ultimo triennio abbiano realizzato almeno il 35% del fatturato all’estero. L’importo massimo finanziabile è pari a 800.000 euro, fino al 40% del valore del patrimonio netto dell’azienda.
  • Partecipazione a fiere internazionali, mostre e missioni di Sistema: misure rivolte a tutte le PMI, necessarie per garantire un finanziamento a tasso agevolato destinato a coprire le spese legate alla partecipazione a fiere internazionali in paesi extra UE (spese logistiche, area espositiva, spese promozionali, spese legate alla consulenza). L’importo massimo finanziabile è pari a € 150.000 euro fino al 100% delle spese preventivate.
  • Inserimento nei mercati esteri: questa misura è strettamente collegata alla realizzazione di strutture commerciali (ufficio, show room, negozio o corner o centro di assistenza post vendita in un Paese extra UE, attività promozionali), da parte di quelle PMI che abbiano depositato almeno due bilanci. L’importo massimo finanziabile può raggiungere il 100% del totale preventivato e non può superare il 25% del fatturato medio dell’ultimo biennio, da un minimo di 50 mila euro fino a 4 milioni di euro.
  • Temporary Export Manager (TEM): il TEM è quella figura professionale addetta alla realizzazione di progetti di internazionalizzazione in Paesi extra UE. A tal riguardo, Simest eroga un finanziamento a tasso agevolato, in regime de minimis, per l’inserimento temporaneo in azienda di figure professionali specializzate. Il finanziamento può coprire fino al 100% delle spese preventivate, fino a un massimo del 15% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci approvati e depositati. L’importo massimo finanziabile è pari a 150.000,00 euro mentre l’importo minimo è di 25.000,00 euro.
  • E-commerce: tale misura è rivolta a tutte le società di capitali che abbiano depositato almeno due bilanci e riguarda il finanziamento di soluzioni e-trading nei mercati esteri attraverso la realizzazione di una piattaforma informatica oppure, attraverso l’utilizzo di un Market Place. A tal riguardo il finanziamento agevolato copre le spese che consentono di realizzare direttamente la piattaforma informatica finalizzata all’ e-commerce; utilizzare un market place finalizzato al commercio elettronico fornito da soggetti terzi. L’importo massimo finanziabile è di 450.000,00 euro per la realizzazione di una piattaforma propria e di 300.000,00 euro per l’utilizzo di un market place fornito da soggetti terzi. L’importo minimo finanziabile è invece pari a 25.000,00 euro in entrambe le casistiche.
  • Studi di fattibilità: riguardano il finanziamento sugli studi di fattibilità finalizzati volti a valutare l’opportunità di effettuare un investimento commerciale o produttivo in Paesi extra UE. Il finanziamento copre le spese riguardanti il personale interno ed esterno; i viaggi e i soggiorni per la redazione degli studi di fattibilità per gli investimenti commerciali e produttivi nei Paesi extra UE. Anche in questo caso sono richiesti due bilanci depositati. L’importo massimo finanziabile è pari a 200.000 euro per studi collegati a investimenti commerciali e 350.000 euro per studi collegati a investimenti produttivi.
  • Programmi di assistenza tecnica: finanziamento, quest’ultimo, che supporta la formazione del personale in loco nelle iniziative di investimento nei Paesi extra UE. Requisito fondamentale è che la formazione venga effettuata dopo la realizzazione dell’investimento. Nello specifico, il finanziamento serve a coprire le spese per personale, viaggi, soggiorni e consulenze sostenute per l’avviamento di un programma di formazione del personale operativo all’estero. L’importo massimo finanziabile è di 300.000 euro destinato a coprire fino al 100% dell’importo delle spese preventivate e fino al 15% dei ricavi medi dell’ultimo biennio.

Ultimi aggiornamenti

A causa delle elevate richieste ricevute, la ricezione di ulteriori domande di finanziamento agevolato (relative al Fondo 394) è stato temporaneamente sospeso

I 3,9 miliardi di euro di domande ricevute sono un risultato senza precedenti e questo mette in evidenza il successo del Fondo, che ha portato a dei risultati sensazionali, a partire dal confronto con lo scorso 2019.

Le cause di questo importante successo sono sicuramente da imputarsi al pesante restyling subito dai finanziamenti SIMEST, per affrontare al meglio l'emergenza Covid-19.

Parliamo di:

  • uno stop alle garanzie per accedere ai finanziamenti
  • impostare il 50% dell’agevolazione sotto forma di contributo a fondo perduto
  • innalzare i massimali
  • ampliare la platea dei beneficiari.

Tutto questo ha permesso al Fondo 394 di esprimere tutto il suo potenziale!

Considerando quindi l'elevato successo riscosso dal Fondo, lo stop alle domande non sembra essere definitivo! Dalle ultime notizie  (comunicato SIMEST) si può ben sperare che il Fondo possa essere rifinanziato anche sotto la forte pressione dovuta alle numerose richieste da parte delle imprese.

Sempre alla luce del comunicato sappiamo che "la ripresa della ricezione di nuove domande sarà deliberato dal Comitato Agevolazioni e comunicato tempestivamente, anche con avviso da pubblicare sulla Gazzetta Ufficiale Repubblica italiana".

Secondo quanto comunicato a metà Ottobre dal Ministro degli Esteri sarà proprio questa la sfida da sostenere nella legge di bilancio, ovvero comprendere i fondi del Recovery e rendere strutturali gli interventi sostenuti durante l'emergenza Covid, a sostegno dell'internazionalizzazione.

Resta quindi da attendere un rifinanziamento e prepararsi a rispondere prontamente a questa importante possibilità di agevolazione per le imprese e l'internazionalizzazione![/vc_column_text]

E' possibile consultare gli articoli completi da cui è tratto questo approfondimento ai seguenti link: